Nel 1840 Alessandro Manzoni terminò la correzione linguistica dei Promessi Sposi e uscirono le prime dispense dell’edizione definitiva. La pubblicazione della cosiddetta Quarantana si concluse nel novembre del 1842 con l’uscita della Storia della Colonna infame, un’appendice sui processi agli untori svoltisi a Milano dopo la peste del 1630.
Saggio introduttivo del Professor Pierantonio Frare
“Resistere al male: Colpevoli e innocenti nella Storia della colonna infame”
La storia del processo agli untori comincia il 21 giugno 1630, quando Caterina Rosa, «trovandosi, per disgrazia, a una finestra», sospetta come untore un uomo, che verrà poi identificato in Guglielmo Piazza; e si chiude, almeno per quanto riguarda i due primi e principali imputati (oltre a Piazza, Gian Giacomo Mora), il 27 luglio, con la sentenza eseguita il 1° agosto…
Autore
Alessandro Manzoni, poeta e scrittore, è autore del primo romanzo moderno e, per questo, è considerato uno dei padri della letteratura e della lingua italiana.
Nato nel 1785 a Milano, figlio di Giulia Beccaria e del conte Pietro Manzoni. Nel 1805 si trasferì a Parigi dalla madre e, nella capitale francese, frequentò il circolo illuminista di Madame de Condorcet. Nel 1810 attraversò una profonda crisi religiosa che lo portò a convertirsi al cattolicesimo facendo rientro a Milano e ottenendo, su sua richiesta, il “perdono” da parte del papa Pio VII.
Fra il 1840 e il 1842 pubblicò I promessi sposi e la Storia della colonna infame nella loro edizione definitiva, la cosiddetta “Quarantana” che venne, però, preceduta da una lunghissima gestazione: tra il 1821 e il 1823 con il Fermo e Lucia e, tra il 1825 e il 1827, con la cosiddetta “Ventisettana”.
Il quindicennio che precedette la prima edizione dei Promessi sposi, gli anni dal 1812 al 1827, furono forieri di grande fertilità e creatività per lo scrittore che pubblicò gli Inni sacri, le Odi civili, le Osservazioni sulla morale cattolica, Il Conte di Carmagnola, Adelchi.
Fondamentale l’apporto di Manzoni anche per la storia della lingua italiana sia per la travagliata procedura di revisione linguistica de I promessi sposi che per alcune sue opere. Nominato senatore nel 1860, nel 1862 venne incaricato di prendere parte alla Commissione per l’unificazione della lingua.
Per i suoi sentimenti patriottici è considerato uno dei padri del Risorgimento e un padre della patria.
Morì a Milano il 22 maggio 1873 all’età di 88 anni.