Sole, vento e confusione. Il caso-Sardegna: boom di richieste per nuovi impianti
Pianificazione affidata allo Stato, e non alle mire di interessi privati, seguendo un percorso di responsabilità e di massima compatibilità ambientale: la svolta delle energie rinnovabili passa da qui. Invece la speculazione è in agguato, e sceglie una confusione che porta lontano dai fini ultimi della transizione ecologica, consumando il suolo e non rispondendo adeguatamente alle necessità. La Sardegna è un esempio di questo Far West in nome dell’ecologia: ci sono dalle 30 alle 40 richieste di concessione per impianti eolici o fotovoltaici alla settimana, per un totale complessivo (tra eolico e fotovoltaico) di 29.451 MW, cioè più di quindici volte i 1.926 MW esistenti. Un’enormità. Si arriverebbe a produrre molta più energia di qualsiasi ragionevole fabbisogno, senza che l’eccedenza possa essere trasferita al continente anche attraverso i nuovi cavidotti sottomarini progettati da Terna. Quindi spreco, consumo del suolo, agricoltura spazzata via anche a furia di espropri, paesaggi storici degradati, boschi sacrificati, territorio martoriato. Mentre serve un percorso che sia compatibile con una valutazione ambientale a respiro nazionale
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
L’analisi di STEFANO DELIPERI, presidente Gruppo di Intervento Giuridico
IL – 4 LUGLIO 2023