Sergio Zavoli 1923 – 2020

Se ne è andato Sergio Zavoli. In questo 2020, anno martoriato da una pandemia che sta sconvolgendo il mondo e che lui avrebbe saputo raccontare con grande maestria e umano approfondimento.

Sergio Zavoli un mito del giornalismo, scrittore, un maestro, un narratore sempre obiettivo di fatti ed eventi del XX secolo raccontati con capacità, approfondimento e pacatezza, ma sempre con fermezza e onestà intellettuale.

Tutti noi che abbiamo vissuto gli importanti eventi della società della seconda meta del ‘900 abbiamo avuto in Sergio Zavoli un grande supporto all’approfondimento e conoscenza di avvenimenti, drammatici, politici e anche di costume che si concretizzavano attorno a noi, con le sue inchieste radiofoniche, televisive e giornalistiche di approfondimento memorabili, come lo fu “La notte della Repubblica” che con diverse puntate televisive descrisse magistralmente gli anni di piombo gli anni settanta e ottanta, che rimane tuttora un documento storico e indelebile di quei periodi bui.

Ci sono dei momenti nella vita che rimangono ineliminabili per sempre. Proprio Zavoli mi porta ad alcuni ricordi della mia adolescenza. I primi appartengono alle sue inchieste radiofoniche, pur non ancora in grado di comprendere a fondo i contenuti, mi affascinava quel suo particolare tono di voce, profondo, suadente, fermo e nel contempo accattivante, che esternava grande capacità comunicativa. Fu tuttavia con l’avvento della televisione, che potei dare un volto a quella voce. Ma fu all’inizio degli anni ’60 che noi, un gruppo di amici appena adolescenti appassionati di sport, seguivamo ogni giorno l’arrivo delle tappe del Giro d’Italia e rimanevamo rapiti dalla programmazione che ne seguiva “Il Processo alla Tappa” condotta appunto da Sergio Zavoli, tant’è che al termine, per darne continuità, andavamo a giocare: al processo alla tappa!

Fu un programma televisivo che rivoluziono il modo di fare giornalismo sportivo. Si alternavano sul palco improvvisato del “Processo alla Tappa”, oltre a grandi firma giornalistiche, campioni e gregari del ciclismo, ma era su questi ultimi che Zavoli manifestava particolari attenzioni, raccontando le loro storie con umanità, umiltà ed interesse, riuscendo a farli sentire autentici protagonisti.

Verso la metà degli anni ’60, non ricordo come, sempre noi ragazzi di quei tempi desiderosi di documentarsi su ciò che avveniva o che avvenne attorno a noi, entrammo in possesso di un disco LP 33 giri, della durata di circa un’ora, con relativo album fotografico, allegati alla rivista “Epoca” dal titolo “1945-1965 Altri Vent’Anni Della Nostra Vita” narrato da Enzo Biagi (altro mostro sacro del giornalismo italiano) e Sergio Zavoli. Quello era il sistema di divulgazione a quei tempi, e se vogliamo fare un raffronto irriverente (ovviamente a vantaggio di quei tempi…) antesignano dell’attuale l’Internet… Riascoltavamo il vinile più e più volte per la ricchezza e la profondità della narrazione rimanendo attratti da quella voce e dal lessico inconfondibile di Zavoli particolarmente nel commento finale degli avvenimenti di quegli ultimi vent’anni che avrebbero dovuto rappresentare la speranza “di quei ragazzi che fummo”.

Come ricordava alcuni giorni fa Piero Angela, Sergio Zavoli faceva parte di quei gruppo di giovani, di cui lui stesso apparteneva, che nel dopo guerra seppero inventare e interpretare la professione del giornalista radiofonico con collegamenti, notiziari, interviste ed inchieste, una missione divulgativa in un paese segnato da vent’anni di dittatura. Sergio Zavoli, ricorda sempre Piero Angela, ha intervistato nel suo lungo percorso giornalistico i più importanti personaggi dei nostri tempi, e sono proprio queste interviste che rimangono come documenti indelebili della nostra storia contemporanea.

Sergio Zavoli, uomo di profonda cultura e umanità, è stato un grande maestro di giornalismo, che passerà alla storia della comunicazione del nostro paese, un riferimento fondamentale per chi aspira ad intraprendere e interpretare questa professione con determinazione e senza condizionamenti.

Se l'articolo ti è piaciuto condivilo!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Federlearn.it – Divulgazione Responsabile