Descrizione
In questo libro sono state raccolte alcune storie raccontate dall’autore inquadrate in un luogo e in un’epoca ben definiti, il Ronzone nei primi decenni del secolo scorso.
Altre storie, più intime e personali, non hanno tempo e spazio, fanno parte del nostro essere umani.
Il Ronzone è un quartiere di Casale Monferrato a ovest della città tra il piccolo nucleo del Rotondino, le colline di Sant’Anna e della Giordana, il canale e il canaletto, la vecchia chiesa e la nuova agli estremi opposti, e le vecchie ciminiere, che da pochi decenni sono state abbattute, e, nefasta oggi, mentre ieri dispensava speranze, l‘Eternit. Nei primi decenni del secolo scorso il Ronzone subisce già qualche cambiamento, portato dall’instaurarsi dalle prime cementerie, che poco alla volta lo sta avviando verso quello definitivo di oggi, però continua, con la vecchia generazione a vivere come in un piccolo mondo in miniatura in cui c’è tutto e non c’è nulla, in cui la maggior parte della gente non ama i vasti orizzonti e vi trova un appagamento ai quieti sogni di una vita tradizionalmente patriarcale: la famiglia raccolta nella stessa casa che fu dei “vecchi”, i campi che danno i loro frutti, il grande fiume che offre agli innumerevoli pescatori una abbondante pesca, le feste popolari organizzate per la gioia di tutti in comunione di intenti e di forze, la chiesa che segna le più importanti tappe della vita, un piccolo asilo gestito da due suore, un oratorio per ragazzi e ragazze che stanno crescendo…
Tutto come accadde ed è accaduto in realtà simili di ogni paese ma già tutto segnato dal progresso che avanza e fa sognare i giovani proiettati a un futuro diverso.
Autore
Gianni Turino, all’anagrafe Turino Giovanni Crescentino, nasce il 7 ottobre 1940, a Casale Monferrato nel quartiere Ronzone, circondato dalle ciminiere delle industrie del cemento e dell’amianto.
È cresciuto nel rione Rotondino, al quale rimase legato tutta la vita, dove ogni mattina, come ricordava, sui davanzali delle finestre c’erano due dita di polvere bianca e la gente era rude, schietta e spiccia ma ti penetrava ed è restata nel cuore.
Al Ronzone, ha fatto le prime esperienze giornalistiche sul ciclostile “Caffettiera” fondato da don Italo Varvello e di cui era direttore, redattore, disegnatore, stampatore, fattorino, scopino, strillone…
Fin da giovanissimo ha collaborato con giornali e riviste nazionali con racconti, elzeviri, note di costume, poesie ironiche e vignette; per oltre quarant’anni collaboratore di “Tuttosport”; localmente per un quindicennio di “Vita Casalese” e per oltre trent’anni de “Il Monferrato”.
Primo direttore responsabile di “Radio Mondo Casale”, direttore responsabile dell’emittente radiofonica “Grande Famiglia” e dal 2017 direttore responsabile del tabloid “Nuove Frontiere News”.
Grande narratore, sorgente inesauribile di conoscenze ed insieme di aneddoti su personaggi sconosciuti che solo lui aveva saputo valorizzare, di vite bellissime di dimenticati dalla Grande Storia che nessuno aveva mai raccontato.
Ha pubblicato i libri: “Eravamo tutti ricchi di sogni”, “Il Presente della memoria”, “Il Natal Palli del nostro cuore”, “Quel Natale del 1929”, “Parlami d’amore Mariù”. È stato sposato dal 1964 con Anna Maria, che ha curato la pubblicazione di “Cronache di Estramoenia”; tre figli: Vincenzo, Vittorio, Valeria e tre nipoti: Lorenzo, Alberto e Lucia.
Come amava ricordare: ovviamente, grande tifoso del Toro e di Bartali.