Nucleare: chi ci è uscito e chi vorrebbe rientrarci. Le vecchie sirene dell’atomo cantano ora in Italia
Pichetto Fratin ha affermato in una intervista al “Sole 24 Ore” del 29 giugno che, sulla base delle prime analisi della neocostituita Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile, l’Italia potrebbe puntare ad una quota di elettricità nucleare compresa tra 11 e 22% al 2050 con una potenza rispettivamente di 8 e 16 GW. Su un altro versante, Elettricità Futura, l’associazione di Confindustria delle imprese elettriche italiane, aveva sottolineato ad aprile alla Camera dei deputati che le rinnovabili potrebbero garantire almeno il 75% del consumo interno lordo di elettricità, ipotizzando 12 GW all’anno di nuova capacità rinnovabile da qui al 2030. Sono due scenari contrapposti. Ma una cosa è certa. Si riapre il dibattito sul nucleare.
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
L’analisi di GIANNI SILVESTRINI, direttore scientifico Kyoto Club, presidente Exalto Energy&Innovation