Namibia nella più antica unione doganale del mondo
L’imposizione diretta e indiretta della Namibia è affidata a un’unica amministrazione, la Namibia revenue agency (“Namra”), che offre al cittadino servizi digitali in tempo reale grazie a un sistema integrato denominato Integrated tax administration system (Itas). Per quanto riguarda, invece, la tassazione del traffico doganale, il Paese africano è membro della Southern African Custom Union (Sacu), la più antica unione doganale del mondo e il cui obiettivo è mantenere il libero scambio di merci tra gli Stati aderenti. Nessuna barriera doganale, dunque, tra i Paesi dell’Unione e, quindi, tra Botswana, Lesotho, Sud Africa e Swaziland, mentre per le importazioni dal resto del mondo si applicano una tariffa e un’accisa comune. È prevista, inoltre, l’applicazione, in tutta l’area, di un’imposta di consumo con le stesse aliquote per alcuni beni, come prodotti di lusso, alcolici e carburante. Le aliquote daziarie prevedono otto livelli diversi di tassazione fino a un massimo di oltre il 30 per cento. A pagare le tasse più salate, ad esempio, la maggior parte degli articoli di abbigliamento. La gestione degli incassi doganali è affidata al Sudafrica che poi li ridistribuisce, attraverso un apposito fondo, ai singoli Paesi membri del Sacu (fonte scheda paese – Namibia).
Fonte: FiscoOggi.it – di Redazione FiscoOggi –23 Ottobre 2023
Namibia nella più antica unione doganale del mondo
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