Lo sport riparte con il rispetto dei vincoli anti-contagio

Il settore sport riparte. Dal 15 maggio scorso hanno riaperto le piscine all’aperto, dal 24 maggio hanno potuto riaprire le palestre e dal 1° luglio le piscine coperte.

Il dipartimento Sport presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ha aggiornato le linee guida per la ripartenza dello sport di base e l’attività motoria in genere con misure minime obbligatorie, fissando i vari step in merito ai protocolli che dovranno attuare le Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate e Enti di promozione sportiva (Eps) del Coni e del Cip, che in zona gialla potranno svolgere all’aperto tutte le attività sportive, sia  di squadra che di contatto, purché all’aperto e senza l’uso degli spogliatoi.

Attività indoor

Alle associazioni, società sportive e coloro che gestiscono strutture sportive, centri di attività motoria, palestre. Le attività al chiuso sono consentite in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico, a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno due metri e che i locali siano dotati di adeguati sistemi di ricambio dell’aria, senza ricircolo.

Dal 1° luglio 2021, in zona gialla, saranno consentite le attività di piscine e centri natatori anche in impianti coperti in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento dello sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico.

Le pratiche di igiene devono sempre essere costanti indipendentemente dall’attività svolta come costantemente rimarcato dal Cts.

Circoli ricreativi

Nonostante la sospensione delle attività dei circoli ricreativi, culturali e sociali, adottata nell’ambito delle misure di contrasto e contenimento alla diffusione del COVID-19, non corrisponde la sospensione delle attività di somministrazione di alimenti e bevande delle associazioni ricomprese tra gli enti disciplinati dal codice del Terzo settore, che possono proseguire nel rispetto delle condizioni e dei protocolli di sicurezza stabiliti dalla normativa vigente per le attività economiche aventi il medesimo o analogo oggetto e secondo modalità tali da evitare qualsiasi forma di assembramento, anche occasionale, o qualsiasi forma di aggregazione per le finalità proprie dei predetti enti.

 

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