Le “terre rare” al centro dello scontro in Afghanistan, tra geopolitica, economia ed ecologia

Il loro nome è un’eredità della seconda rivoluzione industriale, quando l’accesso a questi elementi era davvero raro e difficile. Sono il futuro delle politiche green per la lotta alla crisi climatica, ma la loro produzione ha un forte impatto ambientale e crea tensioni politiche tra superpotenze. Cina e Russia si impongono pochi limiti, mentre Stati Uniti e Unione Europea devono trovare alternative alla situazione attuale. E l’area centro-asiatica diventerà un terreno centrale nello scacchiere strategico del mondo per quanto c’è di più prezioso nel suo sottosuolo. Il martoriato paese asiatico è provvisto in abbondanza di terre rare, ed è questo il settore sul quale il regime talebano potrebbe basare la sua ricostruzione. Fautore di questo possibile sviluppo economico afghano potrebbe essere proprio la Cina costruendo infrastrutture civili.

Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva

L’analisi di COSIMO GRAZIANI

IL – 1 Settembre 2021

Le “terre rare” al centro dello scontro in Afghanistan, tra geopolitica, economia ed ecologia

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