Le droghe al tempo del Covid: fra i giovani dilagano, ma nel Paese è sceso il silenzio
Molte droghe sembrano smart, solo fumo e pilloline colorate. Niente siringhe, non più tossici per strada. Dei morti per overdose non parla più nessuno. Anche nei momenti più drammatici della pandemia il traffico di droga è continuato. Il quantitativo di sostanze sequestrate in Italia nel 2020 è aumentato del 7,4%. Intercettate sul mercato ben 44 nuove sostanze psicotrope. Lo spaccio online è diventato delivery e con il pagamento in bitcoin le operazioni sono praticamente blindate. L’emergenza esiste, ma il Paese non è in grado di affrontarla. La legge Jervolino-Vassalli del 1990 è inadeguata. Sabrina Molinaro: «È scritta per un mondo che non c’è più; non c’è più il tossico che si faceva il buco per strada». Riccardo De Facci a “Italia Libera”: «Andrebbe ricostruito un tessuto sociale che non esiste più»
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
L’inchiesta di ANNA MARIA SERSALE
IL – 6 settembre 2021
Le droghe al tempo del Covid: fra i giovani dilagano, ma nel Paese è sceso il silenzio