L’attacco dell’industria fossile al Pnrr respinto da Bruxelles

La Commissione Europea il 21 giugno boccia i progetti italiani voluti dal “cane a sei zampe” per l’idrogeno blu e il sequestro della Co2 a Ravenna. In Italia nessuno parla del gioco delle tre carte imbastito all’ombra del ministero della Transizione ecologica. Nel Pnrr inviato a fine aprile i fondi si impennano fino a 4,2 miliardi di euro, sotto dettatura dell’Eni. Gli allegati con i dettagli tecnici rimangono però top secret in Italia, frutto della lobby Oil&Gas: 102 incontri con i ministeri incaricati della redazione del Piano, due a settimana. Il ministro Cingolani ha ricevuto l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi e quello di Snam Marco Alverà almeno 4 volte in un mese. Stop anche da un ordine del giorno presentato dalla vicepresidente del Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna, Silvia Zamboni, contro lo stoccaggio della Co2 nel sottosuolo ravennate

Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva

L’inchiesta di LILLI MANDARA

Eni ed Europa: l’attacco dell’industria fossile al Recovery plan respinto da Bruxelles

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