La vera storia di “Bella Ciao” prende spunto da una canzone piemontese dell’800

Il canto popolare prende spunto da una canzone piemontese dell’800 dedicata a una ragazza morta: “Fior di tomba”. Da tutti è conosciuta come l’inno dei partigiani contro il nazi-fascismo. La sua popolarità nacque dopo lo spettacolo al Festival dei Due Mondi di Spoleto del 1968. La prima incisione (Sandra Mantovani e Fausto Amodei, ripresa da Yves Montand, il toscano di origine Ivo Livi) risale al 1963 e eseguita da Giorgio Gaber nel 1965 senza l’ultima strofa “questo è il fiore di un partigiano morto per la libertà”. Poi un crescendo che l’ha portata in giro per il pianeta, nelle piazze e nelle sedi istituzionali, come il grido di ribellione contro l’oppressione e gli oppressori a tutte le latitudini del mondo.

Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva 

L’articolo di VITTORIO EMILIANI

IL – 30 Aprile 2022

La vera storia di “Bella Ciao”: canto di protesta mondiale, non fu mai eseguita durante la Resistenza

https://italialibera.online/cultura/la-vera-storia-di-bella-ciao-canto-di-protesta-mondiale-non-fu-mai-eseguita-durante-la-resistenza/

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