La guerra non deve uccidere anche Green Deal, Pnrr e la Politica agricola comune
I problemi economici a breve o a lungo termine generati dalla guerra in Ucraina non si risolveranno aumentando la produzione attraverso un ulteriore degrado dell’ambiente o alimentando la dipendenza dalle energie fossili: serve una riduzione delle produzioni intensive. Lo scrivono in una lettera inviata a Draghi da 17 associazioni di produttori (firmata, fra gli altri, da Associazione italiana agricoltura biologica, Associazione consumatori e utenti). Con il conflitto armato, il governo italiano ha chiesto a Bruxelles l’esenzione temporanea dagli obblighi di rotazione e diversificazione delle colture e uno slittamento degli obiettivi climatici. Come è successo col petrolio, la guerra diventa un alibi anche per alimentare un ingiustificato aumento dei prezzi. Appello di Macron affinché Mosca consenta che sia portata a termine la semina in Ucraina
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
L’inchiesta di LILLI MANDARA
IL – 2 Aprile 2022