Inquini? Puoi farlo, se sei “strategico”. Le conseguenze di una legge tossica.
Il diritto alla salute può essere oggetto di un “bilanciamento”, accettando, ad esempio, un numero limitato e “ragionevole” di decessi e di malattie? Da gennaio, per un decreto-legge del governo Meloni gli impianti che inquinano (anche gravemente, anche tragicamente) non possono essere fermati se sono dichiarati di “interesse strategico nazionale”. Di regola, devono continuare ad operare sotto la responsabilità di un amministratore. Con l’unico vincolo di un “modello organizzativo idoneo” che bilanci le esigenze di continuare la produzione con quella della tutela dell’ambiente e della salute dei lavoratori e dei cittadini. E non riguarda solo l’Ilva o Priolo: altri impianti inquinanti sono già stati salvati perché considerati strategici. Garantita l’impunità penale ai gestori purché si attengano alle prescrizioni “cartacee” dettate per questo bilanciamento. Un contrasto netto con la giurisprudenza europea, le direttive dell’Oms, i diritti umani dell’Onu e gli articoli 9 e 41 della Costituzione italiana
L’analisi di GIANFRANCO AMENDOLA
IL – 4 APRILE 2023
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva