Indizi sul ruolo di società cartiera
Lo sponsor deve dimostrare di aver effettuato la prestazione tramite l’apposizione del proprio marchio sulla vettura da competizione con la relativa partecipazione alle gare del soggetto sponsorizzato. Sono questi i principi riaffermati dalla Ctp Forlì con la Sentenza 32/2/2017.
Quotidiano del Fisco – Il Sole 24 Ore – 1° maggio 2017
Sponsor di una società cartiera: la prestazione va dimostrata
di Marcello Maria De Vito
Se l’ufficio fornisce indizi sul ruolo di società cartiera del soggetto sponsorizzato, lo sponsor deve dimostrare – non assumendo rilievo la sua buona fede – di aver effettuato la prestazione tramite l’apposizione del proprio marchio sulla vettura da competizione e la relativa partecipazione alle gare. Sono questi i principi riaffermati dalla Ctp Forlì con la Sentenza 32/2/2017 (presidente Nicoletti, relatore Gaspari).
La controversia
L’ufficio contestava a una società l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per aver dedotto costi per presunte sponsorizzazioni effettuate a favore di un soggetto già coinvolto, sulla scorta di quanto emerso nel corso di altre indagini, nell’emissioni di fatture per operazioni inesistenti.
La società impugnava l’atto, lamentando la carenza di motivazione, essendosi le Entrate limitate ad allegare all’avviso di il Pvc redatto nei confronti della società sponsorizzata, nel quale non c’era alcun riferimento alla società accertata.
La ricorrente evidenziava che, nel procedimento penale instaurato per il reato di utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, il Gip aveva emesso decreto di archiviazione e che in questa sede l’Agenzia aveva affermato che le operazioni oggettivamente inesistenti non risultavano confermate da elementi probatori (erano basate esclusivamente su indizi).
L’ufficio resisteva nel giudizio tributario, affermando che da indagini effettuate nei confronti del dominus della società sponsorizzata, era emerso che quest’ultimo proponeva ai diversi clienti sponsor veri e propri pacchetti di risparmio fiscale tramite l’emissione di fatture gonfiate. La società destinataria dell’accertamento era risultata utilizzatrice delle fatture.
La decisione
Sul presunto difetto di motivazione, la Ctp osserva che il Pvc allegato all’atto rende edotta la società accertata del meccanismo fraudolento che ha portato all’individuazione di società operanti come vere e proprie cartiere. Pertanto la motivazione c’è, visto che dalle carte emerge l’iter logico-giuridico che ha condotto all’accertamento. La ricorrente è stata posta nelle condizioni di esercitare il proprio diritto di difesa, contrastando gli addebiti.
La Ctp evidenzia che, secondo il costante orientamento di legittimità, se l’Agenzia contesta la detrazione di costi derivanti da fatture per operazioni inesistenti e fornisce attendibili riscontri indiziari sull’inesistenza delle operazioni, è onere del contribuente dimostrare la legittimità della detrazione, non assumendo rilievo la propria buona fede (Cassazione 27072/08 ).
Nel caso di specie, l’onere della prova deve ritenersi invertito: l’ufficio ha fornito molteplici indizi sulla fittizietà delle operazioni, consistenti nel ruolo di società cartiera del soggetto sponsorizzato. Tuttavia, continua la Ctp, la ricorrente ha provato l’effettuazione della prestazione, producendo:
- documentazione bancaria attestante il pagamento delle fatture;
- documentazione fotografica e giornalistica attestante la presenza del proprio marchio sulle autovetture;
- la partecipazione a diverse gare nazionali.
Pertanto, conclude la Ctp, il ricorso deve essere accolto.
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