In arrivo le lettere dal Fisco per 25.000 contribuenti italiani

In arrivo le lettere da parte dell’Agenzia delle Entrate circa la congruità delle spese sostenute con il reddito dichiarato ai fini dei redditi.
Sono 2 le tipologie di lettere che i contribuenti

 si vedranno recapitare a casa. La prima lettera riguarda l’anno fiscale 2012 con cui l’Agenzia riscontra una mancata congruità circa la copertura delle spese che risultano essere superiori del 20% del reddito dichiarato a fini reddituali. Per tale comunicazione non è necessario intimorirsi in quanto non si è ancora in fase di accertamento, tuttavia al contribuente vengono date 2 possibilità:
1) Rispondere alla lettera con i canali messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate (fax o e mail) giustificando la copertura delle spese sostenute nell’anno con altri redditi i quali non sono rientranti nelle categorie reddituali che sono incluse nel modello Unico 2013, quali redditi esenti da tassazione o redditi di prestazione occasionale quali i voucher;
2) Il ravvedimento operoso: entro il 30 settembre 2014 infatti i contribuenti potranno attivarsi versando le somme tardivamente incrementate dell’importo degli interessi e sanzioni
Tuttavia il contribuente può non optare per nessuna delle due soluzione qualora ritenga di essere nel giusto e attendere l’arrivo della seconda lettera la quale significherà che l’Agenzia intende fare controlli più attenti e il contribuente solo allora sarà tenuto a rispondere o in altri casi a presentarsi presso gli Uffici per chiarire la sua posizione.
Particolare rilevanza occorre prestare alle lettere che invece fanno riferimento al periodo d’imposta 2009, primo anno di controlli con il redditometro, le quali sono un vero e proprio avviso di accertamento a cui il contribuente non può sottrarsi ma è tenuto al contraddittorio presso l’Agenzia delle Entrate e fare luce sulle modalità con cui sono state coperte le spese sostenute nel corso dell’anno.
Il redditometro, entrato in vigore dallo scorso anno, ma che controlla retroattivamente i redditi fino al 2009, è il mezzo con cui l’Agenzia delle Entrate cerca di stanare coloro che sono considerati evasori. Sono molte le banca dati a disposizione del Fisco, tuttavia il contribuente può aver percepito delle somme di denaro in altro modo lecito e sarà sufficiente a giustificarlo per non attivare controlli più approfonditi.

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