Il silenzio dell’amianto: in Giappone si risarcisce, in Italia si scappa
Nel 1976 Stephan Schmidheiny (Eternit) raccontò ai suoi manager che le fibre del minerale ignifugo poteva provocare il cancro ma non c’erano materiali per sostituirlo nelle sue produzioni. Non era vero, c’era da quasi un secolo la “martinite”, come raccontiamo qui. Nel 2005 Daisuke Hatakake (Kubote Corporation) ha chiesto scusa alle vittime, ritenendosi “moralmente responsabile” ha messo sul tavolo 100 milioni di dollari per le 274 vittime (dai 220 mila ai 420 mila mila dollari ciascuno, valore corrente di quasi 20 anni fa). Schmidheiny non ha chiesto scusa a nessuno, non ha pagato le bonifiche ambientali, s’è “dimenticato” di versare metà dei finanziamenti promessi alla ricerca scientifica contro il mesotelioma e alle sue 392 vittime casalesi offre da 600 euro (in pochi casi) sino a 50 mila euro per le vittime ambientali.
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
L’articolo di ALBERTO GAINO