Terzo settore, il Registro unico impone la trasparenza sulla raccolta fondi
Fonte: Gruppo Il sole 24 Ore – NT+ Fisco – di Jessica Pettinacci e Gabriele Sepio – 20 Luglio 2021
Nell’era delle raccolte fondi online, la normativa degli enti del Terzo settore assume il ruolo di benchmark di trasparenza.
Il Codice del Terzo settore (Dlgs 117/2017 o Cts) introduce una disciplina innovativa per gli enti non profit in materia di fundraising, posto che le singole raccolte di fondi sono associate per la prima volta a puntuali meccanismi di trasparenza e adempimenti contabili. Anzitutto, per gli enti che decideranno di iscriversi nell’imminente Registro unico nazionale del Terzo settore e assumere, dunque, la qualifica di ente del Terzo settore (Ets) la trasparenza diventa elemento qualificante. Questo aspetto viene particolarmente in rilievo per le raccolte pubbliche di fondi per le quali dovrà essere data evidenza nel bilancio da parte degli Ets tenuti a questo adempimento. Per quelle svolte in via occasionale, è peraltro previsto l’obbligo di un rendiconto ad hoc che illustri in modo chiaro e trasparente tutte le voci in entrata e uscita per ciascuna attività di raccolta legata a manifestazioni, festività ricorrenze e campagne di sensibilizzazione. Tale adempimento sarà, a ben vedere, obbligatorio sia per gli Ets di maggiori dimensioni sia per quegli enti che, con entrate inferiori ai 220mila euro annui, siano tenuti al più snello rendiconto per cassa (articolo 13, comma 2 Cts). …
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