Dopo Kiev. “Federalismo pragmatico”? Facciamolo.
Sono gli Stati Uniti d’Europa l’orizzonte nel quale incamminarsi con decisione, recuperando l’idea dell’Unione nata per svuotare dall’interno i nazionalismi, le radici di tutte le guerre moderne, non per fomentarle con l’odio verso un nemico «esistenzialmente altro». Un’Europa con cessioni ulteriori di sovranità comune, un proprio esercito, una propria politica internazionale in un mondo multipolare, una vera unità fiscale, una democrazia sovranazionale che spenga — una volta per tutte — i rigurgiti degli stati-nazione. Si deve tornare a dirlo, proprio nel cuore della tragedia ucraina: “Se non ora, quando potremo farlo?”. Dobbiamo poterlo ripetere: “Si può essere amici dell’America, senza esserne sudditi”.
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
L’editoriale di IGOR STAGLIANÒ
IL – 17 Giugno 2022
Dopo Kiev. “Federalismo pragmatico”? Facciamolo. L’Europa non è solo un mercato e una banca