Da Milano a Firenze, la partita dei nuovi stadi
In cerca di maggiori introiti, le società di calcio accelerano sulla costruzione di stadi all’inglese: piccoli, comodi, attorno a nuovi centri commerciali. Aspirazione legittima ma discutibile se si privatizzano spazi pubblici, a titolo gratuito, per gentile concessione dei Comuni. Non è un mistero che il calcio sia uno dei settori più opachi della nostra economia, come dimostrano le ultime cronache sulle plusvalenze alla Juventus e non solo. In ballo piani finanziari colossali: solo a San Siro, 1,2 miliardi di euro; al Parma calcio si cede il vecchio Tardini; a Roma la palla su Tor di Valle passa dalla Raggi a Gualtieri con un potenziale conflitto milionario; a Firenze il destino del vecchio Franchi affidato a un concorso pubblico.
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
L’analisi di PAOLO SCARPA
IL – 27 dicembre 2021