Corte di cassazione: responsabilità dei gestori degli impianti sportivi pericolosi
La sentenza della Corte di cassazione n. 1425 depositata il 12 gennaio 2024 affrontava il tema della responsabilità dei gestori di impianti sportivi considerati pericolosi come, nel caso in questione, i circuiti di motociclismo. Nello specifico, in seguito alla morte di un motociclista che durante una corsa aveva tagliato una curva colpendo la spalletta del circuito, la Corte d’appello, pur riconoscendo la conformità del circuito e la presenza dell’omologazione da parte della Federazione, aveva ritenuto che il gestore dell’impianto dovesse svolgere uno studio sulla sicurezza e valutare i rischi e per questo ne era responsabile.
Tuttavia, la Cassazione bocciava questa lettura, ribadendo che l’obbligo del gestore è quello di vigilare sul rispetto delle regole stabilite dalle federazioni sportive o dalle normative speciali, senza dover superare tali previsioni con altri comportamenti. Pertanto, egli non poteva essere ritenuto responsabile, in quanto aveva adempiuto a tutti gli obblighi seguendo il regolamento della Federazione Motociclistica Italiana.
Per questo motivo la Corte annulla la sentenza impugnata perché il fatto non sussiste.