Boschi, foreste e tagli abusivi. Senza vincolo paesaggistico, via a “motosega selvaggia” e assalti venatori
Per i boschi e la fauna selvatica del povero Bel Paese, è un pessimo periodo. Prima la Camera e poi il Senato ha convertito in legge il decreto governativo per la tutela degli utenti dei servizi di trasporto, materie economiche e finanziarie, nonché investimenti in settori strategici. In mezzo ci sono finiti anche i tagli boschivi e le attività venatorie che con trasporti e investimenti strategici c’entrano come i cavoli a merenda. A giugno si vota e le forze politiche di centro-destra hanno deciso di ingraziarsi gli imprenditori e progettisti del settore forestale e il mondo venatorio (circa 470 mila cacciatori). Conseguenze? La semplificazione procedurale fa felici le aziende produttrici di energia da biomasse legnose, con uno scandaloso passo indietro nella salvaguardia dei boschi. Per i cacciatori aumentati i fondi pubblici alle associazioni venatorie, depenalizzato l’uso del piombo nei pallini da caccia nelle zone umide, annacquati i pareri obbligatori dell’Ispra sui calendari venatori annuali
Fonte: Italia Libera – Giornale digitale di informazione e partecipazione attiva
Di Stefano Deliperi – 27 febbraio 2024